Villa La Torraccia torna ad aprirsi il 24 giugno (dalle 9 alle 20) per condividere con la città i frutti del lavoro degli ensemble cameristici ed orchestrali nei quali si declina una parte importante del percorso formativo fiesolano, con l’obiettivo di valorizzare il settore che più di ogni altro ha “sofferto” nel lungo periodo pandemico.
La musica d’insieme scorre perciò, per l’intera giornata, tra l’Auditorium Sinopoli, la Limonaia, l’Auditorium Latini e le aule 12 e 6/7 dello Stipo, oltre ad invadere il prato.
Il ricco programma prevede all’Auditorium Sinopoli i quartetti di tutte le età, che studiano sotto la guida di Francesca Piccioni, Edoardo Rosadini, Clara Franziska Schoetensack, Petru Horvath ed infine partecipano al Corso di perfezionamento del Cuarteto Casals ed Heime Müller.
Sempre in quartetto, ma nella meno consueta formazione di due pianoforti e percussioni, si potrà ascoltare il primo movimento Assai lento. Allegro molto dalla Sonata per due pianoforti e percussioni di Béla Bartók, un progetto curato da Andrea Lucchesini, Bruno Canino, Gregory Lecoeur e Tiziano Mealli.
Subito dopo il Sesto Concerto Brandeburghese BWV 1051 di Johann Sebastian Bach permetterà di ascoltare la smagliante viola di Diemut Poppen insieme ad un ristretto ensemble strumentale, mentre un inedito trio coinvolge ancora Diemut Poppen, Alexander Lonquich e il giovane violoncellista Jacopo Gaudenzi (allievo del corso di perfezionamento di Francesco Dillon e Paolo Bonomini), insieme per eseguire il Trio in la minore op. 114 di Johannes Brahms.
La Limonaia ospita i progetti cameristici di Valeria Brunelli, Hildegard Kuen, Piero Di Giuseppe, Duccio Bianchi e Luigi Daniele Cantafio, gli ensemble jazz di Stefania Scarinzi, Guido Zorn e Leonardo Pieri, il progetto amatori ed infine il gruppo di fiati a cura di Fabiano Fiorenzani.
All’Auditorium Latini ci saranno i gruppi da camera di Riccardo Cecchetti, Giovanni Riccucci, Clarice Curradi, Diego Maccagnola con i colleghi del Trio Kanon e Piero Di Giuseppe.
Alle 10 si apre allo Stipo l’Aula 12, che ospita gli strumenti a percussione: vi si potranno ascoltare ensemble a dimensione variabile – da due fino ad otto esecutori – formati dagli allievi di Gregory Lecoeur, che partecipa attivamente al breve concerto.
Lo Stipo accoglie nell’Aula 6/7 la musica da camera per sax con Alda Dalle Lucche, i piccoli cameristi di Katja Todorow, i giovanissimi dell’École Victor Hugo coinvolti nel progetto CHAM (la classe ad indirizzo musicale curata da Valeria Brunelli, Gianna Ghiori, Luna Michele, Fanny Ravier, Katja Todorow, Andrea Volcan); una sezione dedicata alla musica antica è animata dagli allievi di Paolo Cantamessa, Bettina Hoffmann, Giulia Nuti e Federico Maria Sardelli mentre il percorso cameristico di Silvia Vajente ed i duo formati dai pianisti amatori nella classe di Simonetta Nannoni concludono il pomeriggio allo Stipo.
Il Pratone risuona con l’energia dei sax di Alda Dalle Lucche intorno alle 13, e poi (dalle 18 circa) accoglie i Fiati dell’Orchestra Galilei sotto la guida di Fabiano Fiorenzani, l’Orchestra delle Piagge diretta da Marco Scicli e l’Orchestra dei Ragazzi, guidata da Antonino Siringo, per il gran finale.
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