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A colloquio con Gabriele Gori

La Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze sostiene con grande convinzione la nostra Scuola da molti anni, permettendo la realizzazione di innumerevoli progetti formativi. In questi giorni di festeggiamenti per i 25 anni della Fondazione, non ci siamo lasciati sfuggire l’occasione per rivolgere qualche domanda a Gabriele Gori, che ne è Direttore Generale: lo abbiamo incontrato all’indomani della serata del 19 giugno all’Opera di Firenze.

Parliamo un po’ di Accordi Sonori, la grande festa che si è svolta all’Opera di Firenze nell’ambito delle iniziative per i 25 anni della Fondazione…
‘’Il nostro obiettivo era quello di organizzare una festa tutti assieme e direi proprio che l’abbiamo raggiunto. Il concerto nel ‘tempio fiorentino’ della musica, tra bambini che sotto la guida della vostra Scuola stanno avvicinandosi alla musica, è stato veramente emozionante. Si sono uniti contesti molto diversi, ma questa composizione ha reso chiaro il valore del percorso che ognuno sta compiendo nei vari progetti educativi. E questo sia per coloro che sono inseriti in contesti familiari e ambientali più favorevoli – e quindi possono fin da subito approfondire l’impegno- sia per quanti trovano nei Nuclei un punto di aggregazione, nel segno della bellezza. Mi ha impressionato in particolare una piccola violinista dalla carnagione scura, che aveva una fluidità di gesti ed un’impostazione strumentale degna di nota, che spero sarà coltivata.

Mettere insieme piccoli e adolescenti è stata una ottima idea ed una grande soddisfazione: la sacralità del luogo ha indotto anche nelle famiglie un comportamento di particolare attenzione, con un silenzio impressionante che si è sciolto alla fine in un applauso fragoroso e davvero caldo, come raramente è dato ascoltare perfino durante i concerti della stagione del Maggio. Volevamo far sì che le famiglie percepissero un chiaro messaggio, sia di cura per i più piccoli, sia di un’accoglienza affettuosa presso il Teatro dell’Opera… Credo che siamo riusciti nell’intento. Sono inoltre convinto che sia davvero importante che tutti i soggetti interessati alla crescita della città aiutino il nostro maggior teatro ad essere più vicino ai cittadini. Se tutte le istituzioni che fanno educazione musicale ed il nuovo Sovrintendente del Maggio riusciranno a lavorare insieme, l’obiettivo di riempire il teatro sarà raggiunto, e non solo grazie alla presenza dei tanti turisti che affollano Firenze. Dobbiamo impegnarci tutti a frequentare il teatro che ieri sera mi è apparso non solo più accogliente e familiare, ma perfino acusticamente più felice. Non so se sia stato merito della grande prova dell’Orchestra dei Ragazzi: non avevo mai sentito Nimrod delle Enigma Variations di Elgar e mi hanno commosso tantissimo i musicisti, che ho trovato tutti, insieme al maestro Rosadini, semplicemente magici! La foto finale della serata di ieri è ora sul desktop del mio computer, perché il ricordo di questa bella ed emozionante esperienza resti vivo nella memoria’’.

Ci avviciniamo alla Piazza Incantata…
‘’Già… La grande serata di mercoledì 28 in Piazza Santa Croce! Stavolta sappiamo di non poter contare sulla magia del teatro, e l’acustica della piazza non sarà altrettanto avvolgente, ma avremo un palcoscenico straordinario, e la sonorità potrà avvantaggiarsi della presenza di una massa imponente di musicisti: immagino già la chiusura, con le orchestre riunite di fronte a quasi 5.000 persone. Sono certo che sarà una festa con la F maiuscola! L’atmosfera è garantita… Elio farà uno sketch d’apertura con il Sindaco Dario Nardella ed il nostro Presidente Umberto Tombari, e poi ci saranno altri suoi interventi durante i vari cambi. La vostra responsabile di produzione, Giovanna Berti, dovrà essere più brava del solito nella gestione di tanti ragazzi dato che tutto avverrà a vista. Un’impresa, tenerli senza retropalco, ma non dovremo formalizzarci troppo; in fondo si tratta appunto di una festa, per la Scuola, per il Conservatorio, per il Coro del Maggio, per la Fondazione e per tutta la città.
La mia preoccupazione iniziale sulla possibilità di riempire le gradinate è stata superata rapidamente e, in pochi giorni, ho perso la scommessa che avevo fatto col vostro Sovrintendente Lorenzo Cinatti… Tutto questo interesse dimostra che la città è viva e le sue istituzioni musicali sono amate, coagulano e stimolano interessi profondi. I nostri partner – la Banca CR Firenze e Unicoop Firenze – ci hanno dato un grande aiuto, promuovendo l’evento attraverso i loro canali di comunicazione. Le prenotazioni sono sold out da giorni. Avevamo 3.600 posti, che sono stati prenotati così in fretta da spingerci ad aggiungerne altri 1.100 nell’arena: sul tufo battuto, su cui si gioca in questi giorni il calcio storico, saranno messe assi di legno con le file di sedie. Abbiamo pensato infine di lasciare il fronte palco alle famiglie dei musicisti: dalla gradinata finale il palco dista circa 30 metri, ed i ragazzi sarebbero forse apparsi troppo piccoli, da così lontano, agli emozionati genitori!
Per quanto riguarda la sicurezza, abbiamo seguito tutti i protocolli previsti dalla Prefettura, e contiamo che anche il Prefetto sia con noi. Le hostess accompagneranno gli spettatori alle gradinate. Via de’ Benci resterà aperta – con la ztl notturna estiva – per permettere il passaggio dei mezzi pubblici e di soccorso, mentre tutti gli altri accessi saranno controllati. Abbiamo previsto anche un sistema per recuperare i posti che dovessero esser lasciati liberi all’ultimo: al Teatro Verdi saranno distribuiti degli ingressi last minute. Insomma, l’organizzazione è simile a quella di un concerto rock! Persone identificate e, come si dice in gergo, grande attenzione alla security, perché la festa possa svolgersi con la massima tranquillità per tutti’’.

Il vostro sostegno alla Scuola ha una lunga storia…
‘’Proprio così: dal 1987, ogni anno, la Scuola ha ricevuto il nostro contributo, prima attraverso la Banca e poi tramite la Fondazione. In questi giorni, aprendo il libro-giornale della Fondazione, ho visto la Scuola in prima pagina, con l’erogazione del 1992. Ci siamo fatti carico di moltissime iniziative, tra cui il recente acquisto dello Stipo, la nuova “casa” della Scuola vicino alla Torraccia. E, col concerto al Teatro dell’Opera, ho toccato con mano, insieme agli altri consiglieri entusiasti, la soddisfazione del lavoro svolto: i nostri contributi sono ben investiti, arrivano alla comunità e – cosa molto importante per noi – generano utilità. È quanto cerchiamo di fare con le moltissime istituzioni che sosteniamo. In questi 25 anni sono state più di 4.000! A questo proposito siamo particolarmente soddisfatti che la Piazza Incantata veda riunite, per la prima volta, tre grandi istituzioni musicali della città, tutte accomunate dalla nostra costante e partecipata attenzione’’.

Tra i vostri cinque scopi istituzionali, almeno tre sono rappresentati dall’attività della Scuola: la valorizzazione della cultura e dell’arte, la solidarietà e la formazione giovanile.
‘’Siamo consapevoli che questi tre settori siano intimamente legati, in particolar modo in una società come quella attuale, in cui la famiglia è sempre più in difficoltà e la tecnologia rischia di scollegare i ragazzi dalla realtà. La musica, prima ancora che una forma d’arte, è una straordinaria disciplina: ci mostra la necessità della fatica… non c’è doping, nella musica, ma solo la sostanza dell’impegno di coloro che la praticano. Insegna una forma di concentrazione prolungata, il coordinamento tra i gesti ed il pensiero e, se fatta insieme, è una grande scuola di ascolto e rispetto reciproco. I gesti che ho colto ieri sera tra i giovani dell’Orchestra dei Ragazzi parlavano di una connessione non tecnologica, ma reale, fatta di sguardi, di emozioni… una grande lezione di umanità!
Qualche giorno fa un operatore che si occupa di elettronica mi ha detto che negli Stati Uniti si sta pensando di invertire i percorsi educativi, perché la tecnologia sta cambiando i bambini. Sembra sempre più urgente che i giovani facciano presto un’esperienza di lavoro manuale, perché acquisiscano un contatto con la realtà, per poi tornare sui libri. Con l’educazione musicale offriamo un percorso simile, che ha il valore aggiunto di avvicinarli alla bellezza.
I bambini che frequentano i Nuclei sono anche uno stimolo agli interessi e all’apertura sociale delle loro famiglie. Siamo davvero soddisfatti del viaggio fatto insieme alla Scuola nelle periferie; è un viaggio dove la musica non è solo il fine, ma prima ancora lo strumento di una nuova coesione: in una società troppo individualistica la musica unisce, in una società multietnica la musica supera la difficoltà di intendersi a parole, attraverso il suono’’.

A proposito dei tanti progetti che riscuotono la vostra attenzione, è recente la notizia che avete accolto il grido di dolore del Sindaco di Scandicci per il complesso monumentale di Badia a Settimo…
‘’Non possiamo farci carico da soli di un restauro così imponente, che è necessario, ma economicamente troppo oneroso per qualunque privato. Abbiamo così deciso di aiutare la città di Scandicci sostenendo la spesa per lo studio architettonico di ristrutturazione e riqualificazione dell’area, e anche per un indispensabile studio economico di fattibilità. Se lo Stato troverà le risorse per disporre la ristrutturazione, sarà avvantaggiato sia sul piano tecnico, sia per il business plan, perché si sarà chiarito in che modo potrà essere approntata una gestione sostenibile dello straordinario complesso romanico della Badia, tanto imponente quanto delicato’’.

È importante anche che tutto questo sia al centro di un’adeguata comunicazione…
‘’Certamente: è uno dei punti centrali! Proprio di recente abbiamo sostenuto l’attività di un gruppo di giovani restauratori dell’Opificio delle Pietre Dure che stanno offrendo a Spoleto la loro collaborazione al restauro di opere danneggiate dal terremoto. La BBC ha raccontato del loro lavoro, e il video relativo ha ottenuto 170.000 like su Facebook, ma in Italia nessuno lo sa… Dobbiamo diffondere messaggi positivi, e stiamo pianificando nuove iniziative per promuovere in modo continuativo le buone pratiche fra i giovani.
La Fondazione CR Firenze vuole essere un motore sempre più potente anche per la ricerca scientifica, l’ambiente, il volontariato… C’è tanto lavoro da fare, ma l’entusiasmo non ci manca. Intanto aspettiamo i fiorentini per festeggiare insieme i nostri primi 25 anni, con la musica ed i giovani, nel caldo abbraccio della Piazza Incantata!’’.

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