Un tripudio di tastiere per la serata bachiana che vede insieme Pietro De Maria, Andrea Lucchesini e sei giovani pianisti dei Corsi di Perfezionamento (….); con loro gli archi dell’Orchestra Galilei, sotto la guida di Alina Company, per eseguire quattro tra i lavori per più cembali e orchestra, che videro la luce negli anni in cui Bach dirigeva a Lipsia il Collegium Musicum (1729-1741). Fondata da Georg Philipp Telemann nel 1702, questa società di studi musicali offriva regolari occasioni di ascolto presso il Caffè Zimmermann; musica perciò svincolata dal contesto liturgico e destinata ad un nuovo pubblico borghese, per il quale Bach, metabolizzati i modelli italiani del concerto solistico, promuove la tastiera al rango di strumento solista, approfittando della collaborazione dei numerosi e bravissimi figli musicisti e di altrettanto validi allievi.
In quasi tutti questi Concerti sono riutilizzati materiali di precedenti lavori, suoi e di altri (così ad esempio il Concerto in do minore BWV 1062 è una trascrizione del Concerto in re minore BWV 1043 per due violini, mentre il Concerto in la minore BWV 1065 è una rielaborazione del Concerto op. 3 n. 10 per quattro violini di Vivaldi).Di non frequente ascolto, a causa dell’impaccio organizzativo dato dai numerosi strumenti in scena, questi concerti vengono proposti nell’ambito del Progetto Bach della Scuola presso il Teatro Niccolini, in collaborazione con il Teatro della Toscana.