Gli Amici della Musica affidano all’Orchestra Giovanile Italiana l’apertura della stagione: venerdì 14 ottobre (ore 21:00) il Teatro Verdi ospita i giovani strumentisti fiesolani, che sotto la guida del celebre violinista Julian Rachlin affrontano un emozionante programma che accosta due opere celeberrime, curiosamente accomunate dalla tonalità e dal numero di catalogo: il Concerto per violino e orchestra in mi minore op. 64 di Felix Mendelssohn – solista lo stesso Rachlin – e la Sinfonia n. 5 in mi minore op. 64 di Pëtr Il’ič Čajkovskij.
Opera tra le più celebri del repertorio violinistico, il Concerto di Mendelssohn fu eseguito per la prima volta al Gewandhaus di Lipsia nel 1845 dal violinista Ferdinand David, caro amico dell’autore, che dopo aver sollecitato la composizione dell’opera ne aveva seguito da vicino la stesura.
La Quinta di Čajkovskij è il frutto di una felice stagione creativa del compositore russo, che la scrisse in soli tre mesi nel 1888. Gli acuminati giudizi della critica alle prime esecuzioni spensero l’entusiasmo dell’autore, provocando in lui “cocente dolore e profonda insoddisfazione” (come scrisse alla mecenate Nadezhda von Meck), ma dall’inizio del secolo scorso la Quinta è tra le sinfonie più amate dalle grandi orchestre e dal pubblico di tutto il mondo.
Nato nel 1974, Julian Rachlin è un artista poliedrico che spazia tra i ruoli di direttore d’orchestra, solista, camerista, insegnante e organizzatore musicale.
In qualità di violinista ha condiviso il palcoscenico con le principali orchestre del mondo, e collabora spesso con partner del calibro di Martha Argerich, Evgeny Kissin, Janine Jansen e Mischa Maisky. Dal 2021 è direttore artistico dello Herbstgold-Festival, che si tiene in settembre nel leggendario Palazzo Esterházy di Eisenstadt, in Austria. Attraverso la Julian Rachlin Foundation si occupa di aiutare giovani talenti.