Venerdì 7 aprile 1724 si ascoltava per la prima volta – nella Chiesa di San Nicola di Lipsia – la Johannes Passion di Bach, nell’ambito di una consuetudine che prevedeva, tra le celebrazioni del Venerdì Santo, l’allestimento annuale di una composizione sacra dedicata alla Passione di Cristo.
A 300 anni da allora, gli strumentisti dell’Orchestra Giovanile Italiana affrontano questo grandioso affresco sacro su invito dell’Almo Collegio Borromeo di Pavia e sotto la guida esperta di Marco Berrini, direttore musicale del Coro del Collegio e del Coro Giovanile Italiano, impegnati insieme all’OGI nella produzione, che si avvale delle voci soliste del soprano Claudia Reinhard, del contralto Martina Baroni, del tenore Robert Pohlers e del basso Fulvio Bettini.
Dopo alcuni giorni di prove a Scuola, i giovani musicisti completeranno la preparazione presso il Centro Ambrosiano di Seveso e poi affronteranno i concerti, il primo dei quali è previsto alla Chiesa di Santa Maria del Carmine di Pavia giovedì 21 marzo alle 20:30.
Il giorno successivo la Johannes Passion BWV 245 sarà eseguita nella Chiesa dei SS. Bartolomeo e Stefano di Bergamo, ed infine sabato 23 si potrà ascoltarla nella Cattedrale di S. Ambrogio a Vigevano, sempre alle 20:30.
Capolavoro teologico e meditativo della scrittura bachiana, la Passione secondo Giovanni fu rappresentata almeno 4 volte durante la vita di Bach, e sappiamo che ogni volta furono fatte modifiche e aggiustamenti (anche in base alle disponibilità strumentali del momento), mentre l’unica copia giunta a noi è stata redatta nel 1739.
Ingresso libero