Il 2024 è un anno ricco di anniversari importanti, alcuni dei quali molto dolorosi: tra questi il 50° della strage di Piazza della Loggia a Brescia, dove una bomba esplose durante una manifestazione antifascista provocando la morte di nove persone ed il ferimento di oltre cento tra i partecipanti.
L’Orchestra Giovanile Italiana torna a tenere a Brescia il concerto commemorativo – al quale aveva partecipato nel 2020 sotto la direzione di Lorenzo Viotti – al Teatro Grande della città lombarda giovedì 9 maggio alle 20.
I giovani musicisti dell’OGI saranno guidati da Tito Ceccherini in un programma che si apre con la malinconica e dolcissima Pavane pour une infante défunte di Ravel e prosegue con un nuovo lavoro orchestrale commissionato a Mauro Montalbetti dalla Fondazione del Teatro Grande in collaborazione con la Casa della Memoria. Si tratta di Stanze di lontananza, otto movimenti che si avvicendano formando l’architettura di una composizione la cui drammaturgia sonora è una riflessione sulla memoria, sul perdere e sul ritrovare – attraverso la lontananza del corpo e della materia – una vicinanza del sentire, e convivere con il canto profondo della nostalgia.
La conclusione del concerto è affidata alla Sinfonia n.3 in do maggiore op. 52 di Jean Sibelius, che nel 1907 rappresenta la svolta neoclassica dell’autore scandinavo.
Direttore fra i più colti e profondi della sua generazione, Tito Ceccherini è apprezzato per la lucidità delle sue interpretazioni e la spiccata versatilità dell’approccio al repertorio. Festeggiato interprete del repertorio moderno e del teatro mozartiano, ha approfondito l’opera dei classici del ‘900 e dà il suo contributo alla realizzazione di opere nuove.
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