Il convegno Memorie di Futuro – L’Arte del buon governo verrà ospitato dal Teatro di Fiesole (Largo Piero Farulli, 1 Fiesole) sabato 19 ottobre dalle 9:30 alle 18:30. Organizzato dall’Associazione Piero Farulli – La musica un bene da restituire ONLUS, si svolge in collaborazione con il Comune di Fiesole, la Scuola di Musica di Fiesole e Giunti Editore e grazie al contributo di Fondazione CR Firenze, al generoso supporto di Poste Italiane e al sostegno di Unicoop Firenze e delle Officine Mario Dorin.
L’iniziativa è diffusa in streaming e Giunti Scuola riconoscerà ai docenti iscritti al Convegno un attestato di partecipazione, certificando 6 ore di formazione.
Il convegno è il frutto di felici concomitanze: nel 2024 cadono i 100 anni dalla nascita di Adriano Latini, sindaco di Fiesole dal 1965 al 1980, ma anche i 50 anni dalla fondazione della Scuola di Musica di Fiesole, che dei 15 anni dell’amministrazione Latini fu il frutto più prezioso sia a livello internazionale sia per le ricadute culturali e sociali sul territorio.
Operaio, sminatore, partigiano, il Sindaco Latini sostenne Piero Farulli nella creazione del Comitato nazionale di Musica e Cultura, originale strumento di riflessione attiva del mondo musicale sull’incidenza della musica nella società. Attraverso il comitato composto da musicisti illustri quali Petrassi, Nono, Andrea Mascagni e i membri del Quartetto Italiano, i tre convegni (Musica e Cultura 1966, La musica nella società e nella scuola italiana 1969 e Musica Radiotelevisione: cultura e informazione 1973) portarono l’attenzione del mondo culturale sull’oggettivo divorzio fra musica e cultura, con la negativa ricaduta della totale assenza della musica dalla scuola italiana. La legge Mascagni fu il primo concreto, anche se timido, atto di inserimento della pratica attiva della musica in orario curricolare nella scuola media. A tutt’oggi, nonostante gli sforzi lodevoli del Comitato Nazionale per l’apprendimento pratico della musica per tutti gli studenti, si ignora nei percorsi scolastici italiani (con l’esclusione dei conservatori e delle scuole di musica) questo enorme patrimonio culturale, di cui l’Italia è creatrice in prima linea.
Il comitato scientifico è costituito da Gianni Biondi, psicologo pediatrico e psicoterapeuta, Marco Bontempi ordinario di sociologia presso l’Università di Firenze, e Adriana Verchiani, anima e per molti anni vicedirettore e sovrintendente della Scuola.
I saluti saranno affidati al Sindaco di Fiesole Cristina Scaletti, che durante la conferenza stampa di presentazione ha sottolineato l’alto valore di questa iniziativa che “oltre a rendere un doveroso omaggio alla figura del Sindaco Adriano Latini, la cui visione e azione politica sono tutt’oggi un vivido esempio di buon governo, ci permette di costruire un ragionamento profondo su quanto la musica e l’arte più in generale siano uno strumento potente per contribuire al miglioramento della nostra società, in ogni suo aspetto.”
In apertura la relazione formazione, musica, società tenuta da Gianni Letta, Presidente onorario dell’Associazione Piero Farulli, inquadrerà gli assi portanti della giornata di lavoro: la formazione è l’architrave di una società civile che si sostenga su cittadini coscienti di essere responsabili del benessere generale; sinergia, ascolto, integrazione, multiculturalità, riconoscimento del valore del diverso sono indispensabili strumenti di definizione del sé.
L’esempio di buon governo di Adriano Latini verrà esplorato negli interventi di Michele Ventura e Franco Camarlinghi, mentre la tavola rotonda vedrà la partecipazione di Anna Maria Meo e Claudio Martini, rispettivamente Presidente e Sovrintendente della Scuola, Paolo Salomone e Adriana Verchiani che ci restituiranno il ruolo musicalmente pionieristico svolto da Fiesole grazie ad Adriano Latini e Piero Farulli.
Il neuroscienziato Sandro Sorbi chiarirà gli effetti del far musica insieme sulle strutture cerebrali; i ragazzi della piccola orchestra d’archi Crescendo molto, diretta da Martina Chiarugi, ce lo testimonieranno! Moderatore della sessione mattutina sarà Gregorio Moppi, autore fra l’altro di una bella pubblicazione sugli scritti di Piero Farulli.
La sessione pomeridiana sarà moderata da Marco Bontempi e verrà aperta da Gianni Biondi, con la relazione su Musica e psicologia dello sviluppo dove si illustrerà come la violenza in cui troppo spesso sfocia il disorientamento giovanile non si combatte con la violenza della reclusione, bensì con l’accoglimento in percorsi creativi in cui il successo del gruppo dipende dall’impegno di ciascuno. Seguirà la relazione di Cesare Moreno, fondatore ed anima dei Maestri di strada, in merito alle potenzialità della musica nel riscatto personale e sociale. Michele Napolitano illustrerà la necessità di affiancare alla pena carceraria un reale spazio di crescita, di possibilità di cambiamento, con la bellissima esperienza del Coro Papageno del Carcere circondariale di Bologna, fortemente voluta a suo tempo da Claudio Abbado.
Andrea Zanettovich, psicanalista e appassionato cultore di musica (suo padre Renato è stato l’indimenticabile violinista del celebre Trio di Trieste), illustrerà il ruolo dell’empatia nella e con la musica, attestando quanto essa possa incidere sulla psiche e la socialità.
Una testimonianza emozionante sarà quella di Angela Manzani e Samuele Zagara dell’Associazione Astrolabio, che da anni si occupa di educare ragazzi e adulti con disturbi dello spettro autistico e plurihandicap alla pratica attiva della musica d’insieme.
Corrado Augias, grande divulgatore e appassionato musicofilo, tirerà le fila conclusive del convegno, testimoniando una volta di più quanto il far musica possa contribuire a rendere più armonica, meno indifferente e violenta questa nostra società.
Il convegno è stato presentato in una conferenza stampa che si è svolta, martedì 8 ottobre, presso la Scuola di Musica di Fiesole. A condurre la conferenza Gianni Letta, Presidente onorario dell’Associazione Piero Farulli, che in collegamento da Roma ha sottolineato come l’utopia farulliana – in sinergia con lo sguardo lungimirante della politica, rappresentato dall’azione del Sindaco Latini – abbia modificato radicalmente le prospettive della formazione musicale nel nostro Paese attraverso la Scuola di Musica di Fiesole. Ricordare e onorare il cammino percorso fino ad oggi comporta la necessità di guardare avanti, continuando la battaglia per l’insegnamento della Musica nelle scuole di ogni ordine e grado.
Gli interventi di Adriana Verchiani, Cristina Scaletti, Anna Maria Meo e Maria Oliva Scaramuzzi (Vicepresidente della Fondazione CR Firenze) hanno ribadito la necessità di mantenere vigile l’attenzione sulle tematiche del Convegno, sottolineando la disponibilità di tutte le istituzioni a perseguire insieme questo risultato. Nonostante l’agenda politica sia pressata da mille urgenze, la consapevolezza che la pratica attiva della musica d’insieme sia efficace antidoto alla violenza e all’isolamento deve essere spinta decisiva ad una diffusione ancor più capillare dell’educazione musicale nel nostro Paese.