Due gemme, nate dalla fusione tra l’impasto timbrico del quartetto d’archi e il morbido suono del clarinetto, sono accostate nel concerto mattutino del Quintetto Nuovo, dedicato a Mozart e Brahms. Il Quintetto in la maggiore K581 vide la luce grazie all’amicizia di Mozart con Antonio Stadler, celebre virtuoso del clarinetto, nel 1789: un secolo più tardi Brahms si accingeva alla composizione del suo Quintetto in si minore op. 115 proprio dopo aver ascoltato il lavoro mozartiano, complice la sollecitazione del clarinettista Richard von Mühlfeld. Il Quintetto Nuovo nasce da un’idea di condivisione di intenti artistici del clarinettista Stefano Bartoli e di alcuni amici dell’Orchestra del Teatro di San Carlo di Napoli e dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, per proporre il repertorio per quartetto d’archi con clarinetto e di formazioni cameristiche allargate fino all’ottetto.
QUINTETTO NUOVO
Stefano Bartoli clarinetto
Imola Erika Gyarfas violino
Flavia Salerno violino
Piero Massaviola
Fabio Centurione violoncello
Wolfgang Amadeus Mozart Quintetto in la maggiore K581
Allegro
Larghetto
Menuetto
Allegretto con variazioni
Johannes Brahms Quintetto in si minore op. 115
Allegro
Adagio
Andantino. Presto non assai, ma con sentimento
Con moto
ingresso 10 euro, ridotto 7 euro (-26, +65, Soci Coop, Arci, Acli, Endas, Titolari Superflash, SDIAF, Rete Toscana Classica), ridotto 5 euro (da 6 a 12 anni), 2 euro ridotto allievi Scuola di Musica di Fiesole, Ingresso gratuito da 0 a 6 anni non compiuti.
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