Fiesole 30 gennaio 2020
L’abbiamo avuto con noi, sorridente come sempre, all’ultimo collegio dei docenti pochi giorni fa, ma stanotte Alfonso Borghese se n’è andato in un attimo, lasciando la Scuola attonita ed addolorata per la sua scomparsa.
Aveva iniziato a tenere il corso di perfezionamento di chitarra nel 1989, chiamato da Piero Farulli come uno tra i più luminosi musicisti della prestigiosa scuola chitarristica di Alvaro Company. Perfezionatosi anche con Andrés Segovia e José Tomás a Santiago de Compostela, Borghese aveva compiuto studi classici, e oltre alla chitarra aveva approfondito la composizione con Carlo Prosperi e Paolo Fragapane, e la direzione d’orchestra con Mario Salerno e Franco Ferrara, frequentando alla fine degli anni ’70 i corsi dell’Accademia Chigiana.
È stato però soprattutto alla chitarra, come interprete, compositore e didatta, che Alfonso Borghese ha dedicato la sua vita di musicista appassionato, curioso e colto. Protagonista di un’intensa attività concertistica come solista, nel 1969 aveva fondato il Trio Chitarristico Italiano -con Roberto Frosali e Vincenzo Saldarelli- originale complesso cameristico che ha tenuto concerti in tutto il mondo ed effettuato numerose registrazioni.
L’ampia attività didattica, nei conservatori di Pesaro, Bologna e poi Firenze, si era infine radicata a Fiesole, dove Borghese teneva un affollato corso di perfezionamento, nel quale si sono formati numerosi musicisti oggi in attività. Da qualche anno anche i più giovani potevano approfittare della sua grande esperienza, grazie all’estensione della sua generosa disponibilità ai corsi di base.
Come ascoltatore era attento e partecipe, così non era raro incontrarlo ai concerti, e sempre interessante raccogliere le sue impressioni, espresse con l’abituale schiettezza e l’immancabile sorriso.
La sua improvvisa scomparsa lascia un vuoto grande, perché oltre a partecipare -fino a ieri- con intatto entusiasmo all’attività didattica ed alla vita della Scuola, Alfonso Borghese è tra coloro che hanno maggiormente contribuito a delinearne la fisionomia, unendo alla passione ed alla competenza un grande affetto per l’istituzione, totalmente ricambiato.